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Viaggio in Spagna
Paesi Baschi, Cantabria e Asturie: l'aria frizzante della Spagna atlantica

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Abbiamo trovato diversi hotel che servono la colazione a partire dalle 09:30, come dire "Prendetevela con calma, che siete in ferie ! ". Cosi', alle 9:32 minuti ci presentiamo per una rapida colazione, senza infamia e senza lode. Chiediamo al proprietario lumi sul meteo.... lui fa un rapido check sul web, e risponde con un sorriso "Sole ! ", mentre osserva minacciosi nuvoloni neri addensarsi sulle colline circostanti e gli si alza un sopracciglio, tipo dottor "Spock"....

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Siamo nella zona del Parco Nazionale dei Picos de Europa, molto frequentata da chi pratica alpinismo e trekking, con vette alte oltre 2600 mt. Oggi e' in programma un rapido passaggio tra questi monti, prima di ritornare sulla costa. Partiamo tardi, anche a causa dell'orario della colazione, l' Autovia Cantabrica e' stra-incasinata, e impieghiamo un sacco di tempo per infilarci dentro ai Picos. Non appena lasciato il paese di Panes, le nubi si diradano, e lasciano il posto ad un cielo azzurrissimo. Ci infiliamo nelle strettissime gole dei Picos. La strada e' spettacolare per il modo in cui e' stata scavata nella roccia. Passiamo il microscopico paesino di La Hermida, che per alcuni mesi all'anno non vede nemmeno il sole, vista la sua posizione in mezzo alle gole, ed arriviamo dopo un sacco di curve alla bella chiesetta romanica di Lebena. Qui la valle si allarga, e fa piuttosto caldo. Facciamo alcune foto, ma non partecipiamo alla visita guidata . La giornata e' meravigliosa, ma le strade qui in montagna non permettono grandi velocita' . Decidiamo dunque di tornare indietro per un tratto, e di percorrere la statale che costeggia la parte nord dei Picos, saltando le localita' di Cangas de Onis e gli altri punti di interesse che dovevamo incontrare inizialmente. Il paesaggio e' molto selvaggio, si vedono un sacco di rapaci volteggiare in cielo, ma di montagne in italia, ne abbiamo a decine piu' belle di queste; sicuramente il luogo verrebbe

Voto Picos de Europa: 6

Cosi' proseguiamo sulla N-621 fino a Panes, e poi verso Las Arenas. La strada e' un po' piu' scorrevole, e si aprono belle vedute sui Picos . Dalla AS-114 scendiamo verso la costa, e facciamo l'ultima sosta della giornata a Lastres. Il paese e' molto grazioso, tutto abbarbicato sulle rocce, e termina con un piccolo porticciolo e spiaggia annessa. Qui si sta proprio divinamente. Ci sediamo su una panchina per rilassarci un po', il sole non picchia piu', e la sua luce calda illumina le casette dei pescatori. Alcuni bambini giocano sulla sabbia, altri fanno il bagno. Ci fermiamo in un forno del paese, dove acquistiamo alcuni dolcetti tipici a base di mele e qualcosa da bere, nel caso buttasse male per la cena. Poi via verso il nostro hotel a Cudillero.

Voto Lastres: 7

Arriviamo in breve, per fortuna questo tratto dell' Autovia Cantabrica e' a scorrimento super-veloce, si fanno i 120 km/h costantemente. Troviamo l'hotel Casona de Lupa con un po' di difficolta'. E' in posizione tranquilla, ma bellissimo. Peccato non aver il tempo per poterne godere dei servizi. Usciamo per cercare qualcosa da mangiare, e dare un occhiata al paese che le guide descrivono come un piccolo gioiello. Ci accorgiamo che trovare posto per l'auto qui, non e' molto semplice, cosi' parcheggiamo all'inizio del paese e poi scendiamo a piedi l'unica strada asfaltata, che sinuosamente si dipana tra case dalle grandi vetrate in stile portoghese. Le case sono costruite attorno al versante della montagna, una sull'altra. Ad un tratto la strada termina la sua discesa, si allarga fino a formare una scenografica piazza tondeggiante, tutta circondata da casettine dai colori pastello. Tanti lampioncini si stanno accendendo, i tavolini dei ristoranti sono ancora mezzi vuoti. Poco piu' avanti il porticciolo con una miriade di chiassosi gabbiani che volteggiano in alto. Sara' la luce rossastra del tramonto o cos'altro, ma qui e' proprio bello bello ! Cerchiamo un posto dove mangiare appena fuori la piazzetta principale, ci sediamo in un locale un po' meno chiassoso degli altri. Dopo aver gia' ordinato, notiamo che ad un tavolo a fianco, il nostro cameriere sta versando sul pavimento della birra... che diamine sta facendo ?? Guardiamo i clienti che lo ammirano sbalorditi...

Ritorniamo sul cameriere, e ci accorgiamo che sta versando da sopra la sua testa una bottiglia ( simile ad una heineken da 66 cl ) di liquido giallastro dentro ad un grosso bicchierone che tiene nell'altra mano...... solo che meta' del liquido fuoriesce per terra o schizza dappertutto ! Dopo alcuni secondi di grande concentrazione, il cameriere appoggia sul tavolo il bicchiere con due dita di schiumosa e gialla bevanda... I clienti, pare tedeschi o inglesi, quasi scoppiano in un applauso. Solo ora capiamo che siamo finiti in una delle tante sidrerie che si trovano in queste zone.... dove la tipica bevanda, viene versata in questo strano modo, facendole ottenere, sembra, il giusto grado di gassosita'. Operazione forse piu' scenografica che altro. Consumiamo una ottima cena, e facciamo due passi e un po' di foto tra la piazzetta illuminata e il porticciolo poco distante, con suggestivi scorci sulla baia.

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Voto Cudillero: 7,5

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Dopo una colazione piu' raffinata che abbondante, ci mettiamo in auto . Oggi abbiamo tutto il giorno da dedicare alla Costa Verde fino a Ribadeo, ed un caldo sole ci saluta sin dal mattino. La costa intorno a Cudillero offre alcune belle e scenografiche spiagge ( Playa de Aguilar.... ), e tanta rigogliosa vegetazione che arriva sin quasi a riva. Procediamo verso Ovest, e imbocchiamo la strada che porta a Cabo Vidio. Molto bello il panorama che si apre dal faro. Il posto e' conosciuto, c'e' un po' di gente. Facciamo alcune foto e poi ripartiamo per Cabo Busto, passando paesaggi sempre piu' verdi, e piu' selvaggi. La strada che porta al faro e' veramente piccola, ed il posto e' molto meno turistico del precedente. In alcuni tratti non si passa con 2 auto. Il sole batte bene ora, fa un bel caldo. Siccome e' ora di pranzo, ci mettiamo gli zaini in spalla con le cibarie acquistate il giorno prima, e ci sistemiamo dietro al faro, con splendida vista sull'oceano. Non c'e' nessuno, e cosi', dopo esserci rifocillati, seguiamo il sentiero che va verso Est fin dove e' possibile. Anche qui bei panorami, tanti gabbiani e solo il fragore delle onde. Ripartiamo con l'auto che sembra un forno, facciamo alcuni chilometri, e, seguendo i suggerimenti di una delle nostre guide, ci fermiamo a Luarca, altro paese di pescatori. E' meravigliosamente adagiato in una scenografica baia, arrivandoci dalla strada che viene dal faro, fa una gran bella impressione. Vediamo subito che c'e' parecchia gente, e lasciamo la nostra C3 parcheggiata in alto, per non dover attraversare il paese alla ripartenza. Scendiamo diversi scalini passando per caratteristici viottoli, fino a raggiungere il porticciolo. Il sole picchia ancora, e la passeggiata non e' delle piu' rinfrescanti. Il porto pero', e' ricchissimo di vita, un sacco di pescherecci, tutti molto curati, direi i piu' belli e colorati visti finora. E' un trionfo di colori, dal rosso al verde, dall'azzurro all'arancio.... uno spettacolo ! Facciamo un sacco di foto, ed assistiamo ai giochi "acquatici" di alcuni ragazzini del luogo, probabilmente figli di pescatori.

Il paese e' molto suggestivo, ha una bella passeggiata ed alcuni vicoli caratteristici nel centro, ma abbiamo poco tempo e fa veramente caldo, meriterebbe sicuramente una visita piu' approfondita. Riprendiamo l'auto ed, entrando nelle Asturie, puntiamo verso la nostra ultima meta, la Playa As Catedrales. Per fortuna l'autovia cantabrica in questo tratto si presenta come una vera e propria autostrada, traffico nullo, quindi riusciamo a recuperare velocemente il ritardo. Passiamo il fiordo di Ribadeo, e con nostra sorpresa, scopriamo che e' stata creata addirittura un'uscita dell'autostrada per la spiaggia. Il paesaggio, complice anche la calda luce del sole al tramonto, e' veramente bellissimo. Qui tutto, ma proprio tutto, ricorda zone del nord europa: pochissime case sparse qua e la' nel verde dei prati, tante pecore e mucche, l'oceano a due passi.... la zona sembra promettere bene ! Seguiamo le indicazioni per la "Strada delle spiagge", un piccolo viottolo asfaltato che costeggia diverse insenature, fino a quando non arriviamo a destinazione. Rimaniamo di sasso, nel vedere una marea di auto e camper davanti a noi... mamma mia, che ressa ! La pace e la quiete immaginate poco prima, ora paiono svanire completamente. Troviamo un posto e seguiamo il sentiero pavimentato. Ci sono venditori e bancarelle in giro. Sul percorso alcuni cartelli esplicativi . In breve avvistiamo la spiaggia e le sue formazioni rocciose... non c'e' che dire, sono molto scenografiche, tanti archi di roccia bianca, alcuni di forme molto particolari, bei prati verdi intorno, ma quanta gente in spiaggia.... alcuni sdraiati, altri che passeggiano, altri che corrono... Pensiamo a come dovesse essere questo luogo alcuni anni fa, quando non era ancora cosi' conosciuto ( la guida Lonely Planet del 2003 manco lo riportava ! ), e quanto magico dovesse essere. Ora, c'e' anche un bar/ristorante costruito a pochi passi dalle spiagge. Nonostante la bellezza intrinseca, As Catedrales ci ha parecchio deluso per via della cosi' numerosa presenza di turisti. Non facciamo foto, torneremo domattina, ora e' molto tardi e dobbiamo ancora trovare l'hotel a Porto de Rinlo, a pochi km da li'. E' un piccolo ma accogliente albergo, il cui proprietario parla benissimo l'italiano poiche' e' stato 1 anno in svizzera a lavorare come cameriere. Ceniamo meravigliosamente ed abbondantemente a base di frutti di mare e sidro, serviti dalla gentilissima figlia del proprietario Marlene, e dal suo fidanzato Ivan.

Voto Costa Verde : 7,5

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