Oppio: cos'è, effetti, dipendenza
Questo articolo contiene informazioni che possono generare situazioni di pericolo e di danno in quanto tratta di sostanze allucinogene. I dati presenti hanno solo un fine informativo, non esortativo e in alcun caso medico.
IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI:
- Cos'è l'oppio
- Come si ottiene l'oppio
- Come viene lavorato l'oppio raccolto
- Principi attivi contenuti nell'oppio
- Come si usa l'oppio
- Effetti provocati dall'oppio
- L'oppio crea dipendenza?
- In che modo l'oppio danneggia una persona
- L'oppio a uso terapeutico
- Etimologia del nome oppio
- Approfondimenti
- Bibliografia consultata
COS'É L'OPPIO
L'oppio è una droga non sintentica che si estrae dal papavero da oppio (botanicamente si chiama Papaver somniferum in particolare dalla varietà album della famiglia Papaveraceae). E' di fatto un sedativo del sistema nervoso centrale, un analgesico narcotico e non è un allucinogeno, al contrario delle altre droghe.
Viene usato in medicina da oltre 5000 anni.
COME SI OTTIENE L'OPPIO
L'oppio si può ottenere in due modi:
1) l'oppio viene estratto dal latine delle capsule verdi non ancora mature del fiore del papavero. Viene in pratica grattato superficialmente con una lama affilata a mano, con gesti verticali e orizzontali in modo che la linfa bianca venga spinta fuori dalla capsula. Quindi sempre ancora sulla capsula la linfa viene lasciata essiccare per uno o due giorni e dopodichè viene raschiata via e raccolta in ciotole. Il bacello si lascia sempre in campo ed è pronto per un'altra escoriazione. Questa massa che si raccoglie è l'oppio.
Immagine tratta da "Bibliografia, nota 2"
Il baccello del papavero secerne il latice per circa 10 giorni e può essere sfruttato fino a sei volte durante il periodo di estrazione. La resa media per circa un ettaro di Papaver somniferum è circa 10 kg di oppio grezzo (circa 80 mg per bacello).
2) le capsule del papaver sumnifer si possono lasciare essiccare naturalmente all'aria. Dopo di che si aprono e si tolgono i semi e si recupera la capsula secca che prende il nome di "paglia di papavero". Commercialmente è quella più usata perchè contiene ancora alcaloidi dell'oppio anche se in quantità inferiore.
Oltre ciò, l'oppio funge da materia prima per la produzione di diverse droghe, sia alcune legali come morfina, codeina, idromorfone , ossicodone , idrocodone, ecc. altre illegali come l'eroina.
COME VIENE LAVORATO L'OPPIO RACCOLTO
L'oppio raccolto può essere:
- cotto nell'acqua bollente, per eliminare eventuali contaminanti vegetali e poi filtrato con una garza. Questo oppio liquido può essere riscaldato nuovamente a fiamma bassa fino a diventare una pasta marrone appiccicosa adatta per essere fumata o mangiata;
- lasciato essiccare all'aria, e poi confezionato in cubetti o palline per essere venduto.
PRINCIPI ATTIVI CONTENUTI NELL'OPPIO
L'oppio contiene fondamentalmente pochi alcaloidi responsabili delle sue proprietà:
- morfina: è la più importante presente nell'oppio ed è una sostanza molto potente per alleviare il dolore. E' un analgesico narcotico e costituisce circa il 10% in peso dell'oppio grezzo;
- codeina: è un analgesico che allevia il dolore modificando il modo in cui il cervello e il sistema nervoso centrale rispondono al dolore, riducendo l'attività delle aree cerebrali che controllano il dolore;
- tebaina: è un analgesico narcotico e agisce sul sistema nervoso centrale;
- papaverina: non è un narcotico o un sedativo. Rilassa la muscolatura liscia (muscoli involontari) è infatti un rilassante del cuore e veniva usata per prevenire la fibrillazione ventricolare.
COME SI USA L'OPPIO
L'oppio può essere:
- come sostanza stupefacente
- viene inalato: sotto forma di fumo sprigionato dalla sua combustione. Si prende una pallina di oppio, si scalda su un cucchiaino o su della stagnola e si inala il fumo che si sprigiona. In questo modo vengono assunti solo i principi attivi che diventano volatili con le alte temperature come la morfina. La morfina dai polmoni passa nel sangue e arriva rapidamente al cervello;
- viene fumato: in apposite pipe dopo essere stato preparato facendolo fermentare e aggiungendovi nella fermentazione un fungo (Aspergillus niger). In questo modo si assume il 75% della morfina e si eliminano tante altre sostanze secondarie presenti nell'oppio;
- viene masticato: in pratica si masticano le palline di oppio, oppure si mescolano nei cibi (ha un sapore dolce), o nelle bevande.
- come uso terapeutico l’oppio è assunto per bocca, come tintura in soluzione di acqua e alcol etilico. In questo modo si ha un assorbimento più lento creando effetti analgesici e non narcotici.
L'oppio si può trovare anche mescolato ad altre droghe. Possiamo infatti avere il "black" che è una combinazione di oppio, marijuana e metanfetamine e la droga "buddha" che è un miscuglio di marijuana e oppio.
EFFETTI PROVATI DALL'OPPIO
Gli effetti che l'oppio provoca nella persona sono soggettivi e dipendono dalla dose che si prende, da come viene somministrato e dal grado di assuefazione alla droga della persona.
Se l'oppio viene fumato agisce molto velocemente in quanto i prodotti chimici oppiacei arrivano nei polmoni, dove vengono rapidamente assorbiti e col sangue inviati al cervello.
In ogni caso, le persone che assumono l'oppio sotto qualunque forma, percepiscono euforia, seguito da un gran rilassamento di tutto il corpo con un gran sollievo fisico dal dolore; allevia l'ansia, provoca sonnolenza e sedazione. Ha anche altri importanti effetti fisiologici in quanto rallenta la respirazione e il battito cardiaco, impedisce la tosse e rilassatutta la muscolatura liscia, tra cui cuore e tutto il sistema digestivo.
L'OPPIO CREA DIPENDENZA?
L'oppio crea dipendenza sia fisica che psicologica che porta a volerne sempre di più con il grande rischio di andare in overdose che provoca fatica nella respirazione, convulsioni, vertigini, debolezza, perdita di coscienza, coma per arrivare alla morte.
L'intera classe di droghe derivate dall'oppio ha un potenziale di dipendenza molto elevato e sono tra i farmaci da prescrizione più frequentemente abusati.
IN CHE MODO L'OPPIO DANNEGGIA UNA PERSONA
Un uso prolungato di oppio può causare ascessi, collasso delle vene, malattie al fegato e anche polmonite, oltre ad un indebolimento del sistema immunitario.
L'OPPIO A USO TERAPEUTICO
I prodotti ricavati dall'oppio a uso terapeutico sono: idrocodone; ossicodone; ossimorfone; morfina; codeina e fentanil e sono tutti utilizzati per alleviare il dolore. Sono abbastanza sicuri se assunti per un breve periodo di tempo e sotto stretto controllo medico.
ETIMOLOGIA DEL NOME OPPIO
La parola oppio deriva dal greco opus «succo» per via del suo latice.
APPROFONDIMENTI
Per avere ulteriori informazioni consulta l'articolo relativo al papavero da oppio.
BIBLIOGRAFIA CONSULTATA
- (en) Opium by Department of justice/Drug Enforcement Administration;
- (en) Business of opium by Handbook on Opium History and Basis of Opioids in Therapeutics Book, 2022
- (en) The opium poppy, morphine, and verapamil by M K Davies and A Hollman
- (it) Oppio di di Gaetano Di Chiara - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
Articoli consigliati
La Cannabis, cos'è, effetti, danni, droghe che si ottengono
La Coca e la cocaina, le sostanze stupefacenti più conosciute
L'hashish, cos'è, effetti, la droga
Il crack, ottenuto dalle foglie della coca
Il free base, cos'è
La Storia della coca, e della cocaina
La La Marijuana, Marijuana: cos'è, perchè si usa, come si consuma e cosa comporta usarla
La Salvia divinorum, la pianta che contiene la sostanza psicoattiva più potente che si conosca
L'Amanita muscaria, il fungo allucinogeno più famoso e bello che si conosca
La Catuana, una delle piante afrodisiache più potenti che ci siano
La Damiana, usata fin dai tempi antichi soprattutto come rimedio afrodisiaco, tonico e anche stimolante neuromuscolare