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Water shiatsu: la terapia acquatica per il benessere psicofisico

Il water shiatsu o watsu è la tecnica corporea acquatica per ritrovare benessere psicofisico. Vediamo i benefici e le controindicazioni.

ALTALT Nota 1

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COS'E' IL WATER SHIATSU o WATSU

Il water shiatsu noto anche come watsu è una terapia che si svolge in piscina con acqua calda (a una temperatura di 35-36°C - temperatura corporea) profonda fino al petto, svolta con movimenti passivi, massaggi e tecniche di respirazione. In pratica combina elementi di massaggio zen, tra cui lo stretching muscolare, la mobilizzazione delle articolazioni.

La scelta di svolgere questa tecnica in acqua è perchè crea una condizione di minore gravità, diminuendo pertanto i carichi articolari e quindi generando le condizioni perfette affinché il corpo possa muoversi liberamente con la massima flessibilità, donandogli un profondo senso di pace e relax.

Si tratta in definitiva di un metodo molto efficace in grado di liberare lo stress a ogni livello: fisico, mentale ed emotivo. Non si parla di terapia ma di una pratica olistica per il benessere del corpo che non risolve problemi specifici, ma agisce sulla globalità della persona.

A CHI E' RIVOLTO IL WATER SHIATSU O WATSU E I BENEFICI CHE SI HANNO

Il water shiatsu è rivolto a tutti quelli che hanno bisogno di rilassarsi e rallentare il proprio ritmo di vita e ha bisogno di sentirsi coccolato. In pratica è per chi ama l'acqua calda, adora i massaggi, sta vivendo uno stato di stress, ama lo stretching delicato e il movimento.

In letteratura risulta inoltre che il watsu è una pratica dalla quale si può trarre beneficio per il dolore, la funzionalità fisica e i problemi mentali. Gli effetti più frequentemente riscontrati sono stati rilassamento fisico, sollievo dalla tensione fisica, sollievo dal dolore , aumento della mobilità e della flessibilità, aumento della qualità della vita , esperienze spirituali e aumento della salute psicologica.

COME SI SVOLGE UNA SEDUTA WATER SHIATSU O WATSU

Non si è soli nel svolgere questa tecnica. Infatti si fa in due dove da una parte c'è la persona che riceve il trattamento e dall'altra la persona che aiuta e insegna (operatore). Nella piscina d'acqua calda, ci si sta all'inizio faccia a faccia e ci si concentra sul respiro per calmare il sistema nervoso. Dopo di che la persona che riceve il trattamento si appoggia su un braccio dell'operatore, sorretto sotto la schiena, a viso in su e a occhi chiusi galleggiando tranquillamente nell'acqua calda e assecondando l'ondeggiare del corpo. In questo modo si fanno movimenti lenti, circolari e pieni di grazia, seguiti anche da movimenti più dinamici, sempre cullato ritmicamente, spostato, allungato e in questo modo massaggiato in ogni parte del corpo. In pratica è una vera e propria danza acquatica.

Tutto questo avendo sempre la massima concentrazione sul respiro, invitando a respirare con calma e profondamente.

Gli esercizi e il movimento non sono sempre uguali e variano da persona a persona e dallo stato d'animo di chi riceve il trattamento.

Galleggiare nell'acqua e avere una bassa gravità disorienta, dimenticando dove ci troviamo ma allo stesso tempo si prende una maggiore consapevolezza di se stessi.

Il water shiatsu si svolge con sedute individuali.

QUANTO DURA UNA SEDUTA

La durata di una seduta di watsu è variabile. Può durare un'ora o anche meno o di più, in quanto dipende molto dal bisogno della persona.

COME E' NATA QUESTA TECNICA

Il termine water «acqua» e shiatzu deriva dal termini shi «dito» e atsu «pressione» quindi «digito pressione» mentre il termine watsu deriva dalla contrazione di water «acqua» e shiatzu.

La tecnica nasce negli anni '80 grazie a Harold Dull (1935-2019, è stato un bodyworker e poeta acquatico americano) che, dopo un lungo viaggio per il mondo si soffermò soprattutto in Giappone dove studiò lo Zen Shiatsu con il Maestro Shizuto Masunaga (1925 – 1981 - è stato uno psicologo giapponese, studioso di medicina tradizionale cinese e giapponese).

Dopo di che ritornato in America, volle insegnare quello che aveva imparato a un gruppo di studenti interessati ai quali trasmesse lo Zen Shiatsu. Nel centro dove svolgeva le lezioni c'era una piscina e gli studenti, finita la lezione, facevano un tuffo e inziarono a svolgere in acqua quello che avevano imparato durante la lezione. Harold Dull a quel punto ebbe l'intuizione di applicare quello che insegnava sulla terraferma, in acqua. Fu così che nacque la Water shatsu o Watsu che venne via via perfezionata nel tempo.

DOVE VIENE PRATICATA LA TECNICA DEL WATER SHIATSU O WATSU

Oggi questa tecnica si pratica in tutto il mondo da operatori sanitari professionisti, massaggiatori e psicoterapeuti, ed è incluso nei programmi di fisioterapia acquatica in ospedali e centri di riabilitazione acquatici. Lo si può ritrovare anche nelle spa abilitate e presso strutture ricreative e riabilitative offerto come forma di terapia acquatica.

BIBLIOGRAFIA CONSULTATA

Note

1. Immagine concessa sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

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